Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/301

Da Wikisource.

nota 295


e dell’autore1. Invogliato dai saggi dell’Herder, Gaspare Orelli, che aveva in animo di scrivere una storia della poesia italiana dalle origini agli ultimi tempi2, volle ricercare il volume; ed egli stesso ricorda che «durante il suo soggiorno in Italia mai non cessò di rintracciarlo». Ma «sempre indarno; ché niuno de’ suoi amici e conoscenti ne avea la menoma notizia; eppure nel non iscarso numero di essi vi era un Foscolo..., un Reina..., un Mazzuchelli». Dopo 25 anni di ricerche gli riusci di averne una copia da Wolfenbüttel, dove perciò gli parve di poter congetturare che fosse stato stampato. E si affrettò quindi a curarne una ristampa in una edizione molto elegante:

Poesie | filosofiche | di | Tommaso Campanella | pubblicate per la prima volta | in Italia j da Gio. Gaspare Orelli | professore all’Universitá di Zurigo | Lugano | Presso Gius. Ruggia e C. | mdcccxxxiv. (pp. xx-123 e 1 non num.).

Vi premise una prefazione, calda di ammirazione pel C. Ma tralasciò la dedica di T. Adami e non riprodusse l’indice con numerazione progressiva dei componimenti che era in quella edizione, compilato anch’esso probabilmente dal C., preferendo rifarlo di suo, per attenersi piú fedelmente ai titoli apposti ai singoli componimenti. L’edizione riuscí scorrettissima3. Basti dire che l’O. trascurò del tutto l’errata-corrige, e trasformò in modestissime note relegate a piè di pagina quella «Esposizione» che l’autore, sull’esempio di tutti i commentari teologici e scolastici, intendeva di certo facesse parte integrante del testo; e che nell’edizione dell’Adami serviva infatti da cornice ai versi, come era uso antico in tutte le esposizioni.

L’edizione dell’Orelli riprodusse nel 1854, nel primo volume delle Opere italiane del C. da lui raccolte, Alessandro D’Ancona, il quale, non riuscendo a procurarsi l’edizione principe, si sforzò

  1. Tutto è ristamp. in Herder, Sämmtl. Werke hg. v. B. Suphan, xxvii (Berlin, 1881) 332-346 e 361-362. Al primo saggio di traduzione segui il poscritto: Wer díeser Prometeus (ivi, pp. 347-54). Questo poscritto fu trad. dal D’Ancona, op. cit., 1, p. cccxxxix e ss.
  2. Si veda L. Donati, Gio. Gasparo degli Orelli (1787-1849) e le lettere italiane; suppl. alla Cron. ann. della Scuola normale di Zurigo, 1894.
  3. Vedi l’acuto studio sul testo Orelli (e su quello D’Ancona, che ne dipende) di Giuseppe Bustelli, Emendazioni critiche al testo delle Poesie filosofiche di T. C. (1875) in Scritti, ii (Salerno, 1878), 180-238.