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scelta di poesie filosofiche 113


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A Tobia Adami filosofo

Portando in man la cinica lucerna,
scorri, Tobia, l’Europa, Asia ed Egitto;
finché i piedi d’Ausonia in luogo hai fitto,
dov’io, nascosto in ciclopea caverna,
fatal brando a te tempro in luce eterna
contra Abaddon, ch’oscura il vero e ’l dritto
di quanto in nostra scuola giá s’è scritto
a gloria di Chi noi fece e governa.
Contra sofisti, ipocriti e tiranni
d’armi del Primo Senno ornato vai
la patria a liberar di tanti inganni.
Mal, se torci; gran ben, s’indrizzerai
virtute, diligenza, ingegno ed anni
verso l’aurora degli eterni rai.

Accenna a un sogno o visione d’una spada grande e mirabile con tre triplici giunture ed armi, ed altre cose, trovate da Tobia Adami; che l’autore interpretò delle sue primalitá, ecc.

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Sonetto nel Caucaso

Temo che per morir non si migliora
lo stato uman; per questo io non m’uccido:
ché tanto è ampio di miserie il nido,
che, per luogo mutar, non si va fuora.
I guai cangiando, spesso si peggiora,
perch’ogni spiaggia è come il nostro lido;
per tutto è senso, ed io il presente grido
potrei obbliar, com’ho mill’altri ancora.