Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1938 – BEIC 1778417.djvu/19

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scelta di poesie filosofiche 13


8. La volontá e sapienza divina non può mutarsi: perché ogni mutamento è qualche morte della cosa che si muta, o in meglio o in peggio.

9. Che cosa originò il peccato.

10. Poter peccare è impotenza, e il peccato è difetto, non effetto, e abuso del bene.

11. Il potere è primalitá in metafisica, e l’atto è diffusion dell’essere: che pur fuor di Dio, né senza Dio non può farsi, come si fa il peccato.

12. Necessitá spontanea è nel volere: ma nell’oprare si truova anche violenta, e più nel patire. Sol la volontá dunque è libera: perché da Dio solo è mossa con soavitá.

13. Il padre deve portar la colpa e la pena del figlio peccante per suo difetto, che mal lo generò, o mal l’allevò: ma il figlio, non la colpa, ma la pena solo dal padre trae. E la patria, che ha piú senno, è obbligata ad ambedue mali, che non provvede alla generazione, educazione, secondo scrisse l’autore nel libro detto La cittá del sole e negli Aforismi politici.

14. Nullo è condannato per non potere fare o per non sapere la vera fede, ma solo per non osservare quello che fa, o vede esser vero doversi osservare.

15. Gli eresiarchi ingannatori patiranno la pena dell’ingannati; ma questi son salvi, se non possono da sé arrivar al vero, né son persuasi da chi lo sa ragionevolmente, e son pronti alla veritá persuasa.

16. Dio rispose nelli oracoli a chi l’invocò con buon zelo, ignorando che quelli eran de’ demòni, e spesso a chi lo sapea; ma peroché vide esser necessario cosí al governo di qualche imperio o persona. Così pur dice san Tommaso, 2, 2, questione 140.

17. A chi osserva la legge di natura, ignorando quella della grazia, non si nega il paradiso.

18. A chi s’annunzia il vero Dio con ragione, non resta piú scusa d’ignoranza, né di non pigliar i sacramenti.

19. Venne Dio ad incarnarsi ed insegnarci la veritá, come fu il desiderio di tutti gli uomini; e questo si truova in Platone e Cicerone, nonché ne’ profeti e sibille.

20. Sofisti contra la sapienza, ipocriti contra la bontá, tiranni contra la potenza, principi metafisicali, s’armâro; e le falsificâro, fingendosi di quelle ornati.

21. Li commentatori fecero le eresie; ed alli uomini, che cercavano qual è il padre Dio, altri dissero che Dio era il serpente,