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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/133

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2.° L’ossatura e la muscolatura della gamba. Forse in nessun animale gli arti addominali sono sì robusti come nell’uomo, confrontati colla massa del restante del corpo, e ciò perchè essi hanno l’incarico di portare da soli il corpo umano. Nelle scimie la cosa è diversa; vivendo esse principalmente sugli alberi ed essendo perciò chiamati gli arti toracici a compiere un ufficio più grave degli addominali, vediamo quelli di ossatura e di muscolatura più robusta che questi.

3.° La conformazione del bacino, il quale è atto a portare gli organi della cavità addominale. Mentre nell’uomo il bacino assume la forma indicata dal nome stesso, nella scimia è lungo e stretto; serve poco pel sostentamento delle intestina ed ha lo scopo principale di dare inserzione alle estremità posteriori.

4.° La posizione del grande foro occipitale, collocato molto in avanti ed in guisa che nella stazione eretta del corpo, il capo sta in bilico sulla colonna vertebrale. Al contrario osserviamo che nelle scimie il foro occipitale è posto molto indietro, o poichè la testa non è in bilico sulla colonna vertebrale, vediamo svilupparsi ampiamente le apofisi spinose delle vertebre cervicali e dorsali ed il ligamento cervicale.

Colle precedenti osservazioni credo di avere mostrato che la scimia differisce dall’uomo per la natura di fiera che si manifesta nell’apparato mascellare-dentario, e per la presenza di due mani negli arti posteriori, le quali mentre la rendono inetta all’incesso eretto o poco agile perfino nel camminare sul terreno con tutte e quattro le estremità, le danno una speciale attitudine alla vita sugli alberi. Per cui se la scimia può essere