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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/161

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i seguenti: Capelli lisci ed inanellati, barba molto abbondante, fronte alta, naso sporgente e stretto, labbra alquanto tumide, colore della pelle più o meno bruno e talvolta volgente al nero od al giallo. Abitano l’India anteriore e parte di Ceylan.

La loro pelle può essere così oscura da somigliare a quella dei Negri, ai quali i Dravidiani si avvicinano anche per le labbra alquanto tumide, ma la loro pelle non manda un odore ingrato, i capelli non sono lanosi, nè la faccia è prognata. Dai Mongoli si staccano pei capelli inanellati, pel colore della pelle di solito più oscuro e pel possesso di barba lunga e fitta.

Secondo alcuni autori, i Dravidiani costituiscono una razza a parte, la quale peraltro non può esser fondata sopra criteri unicamente linguistici, perchè allora dovremmo darle un’estensione maggiore di quella che siamo soliti di accordarle.

Si distinguono tre rami principali di Dravidiani, che sono i Munda dell’India settentrionale; i Dravidiani in senso stretto del Carnatic, della costa settentrionale di Madras, di quella occidentale del Dekan, di quella di Malabar fra Maugaloro e Trivanderam, dei monti Nilgiri, ecc.; ed i Singalesi dell’isola di Ceylan.



I Mediterranei costituiscono una razza speciale, detta mediterranea o bianca o caucasica od indo atlantica, ed è la più elevata di tutte tanto nei riguardi fisici come intellettuali, ed è