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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/162

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quella cui devesi la massima parte dei progressi fatti dall’umanità. Se l’uomo signoreggia le forze della natura volgendole a proprio vantaggio; se colle moderne invenzioni esso distrugge quasi gli effetti degli spazi che intercedono fra le diverse regioni della terra; se la vita umana può dirsi grandemente allungata, perchè resa più intensa dal rapido svolgersi degli avvenimenti; se l’uomo può dirsi il re del mondo e perfino la gloria dell’universo: il merito ne va attribuito in massima parte alla razza caucasica, la quale ha un passato splendidissimo e conserverà forse ancora per lungo tempo la supremazia sulle altre.

I caratteri dei Mediterranei sono i seguenti: Statura variabile, in generale mediocre od alta, non piccolissima. Colore della pelle bianco-roseo, talora bruno. Capelli lunghi, sovente inanellati, mai lanosi, neri, castagni o biondi (raramente rossi). Barba folta dei medesimi colori; corpo in generale piuttosto peloso, sopratutto nel sesso maschile. Fronte alta. Capacità craniana intorno ai 1500 c. c. Faccia oblunga, a zigomi poco pronunciati, con angolo facciale molto elevato e con denti piccoli e verticali. Labbra sottili e rosse; mento bene sviluppato. Occhi neri, bruni o celesti, con varie gradazioni fra questi colori; apertura palpebrale orizzontale. Naso bene rilevato, talvolta aquilino.

I Mediterranei vengono suddivisi nei seguenti cinque gruppi:

1. I Baschi, che oggi abitano una piccola parte della Spagna.

2. I Caucasiani, in senso stretto, che occupano quasi tutta la regione del Caucaso.