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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/170

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13. Colonie straniere. — Oltre i popoli conquistatori surriferiti vennero nel nostro paese da regioni estranee dei pacifici coloni che presero stanza in parti diverse del territorio italiano. Citerò le seguenti colonie.

a) Colonie greche. — Il numero degli individui è calcolato a circa quaranta mila e dimorarono nelle provincie di Reggio di Calabria e di Terra d’Otranto. Immigrarono dal Peloponneso nello spazio di tempo che corre tra le due più splendide ristorazioni della signoria bizantina, fra la metà del IX fino a tutto il secolo X. Vi ha pure una piccola colonia in Corsica, di circa 600 individui, giuntavi da Maina nel 1676.

b) Colonie albanesi. — Nelle provincie meridionali del continente ed in Sicilia trovansi oltre 90 mila Albanesi, i quali costituiscono 53 paesi e villaggi tra le Calabrie, la Capitanata, la Basilicata, il Molise e gli Abruzzi, un piccolo distretto al sud-ovest di Messina, tre grossi borghi nella provincia di Girgenti (Contessa, Palazzo Adriano e S. Angelo), altri tre nelle vicinanze di Palermo (Mezzoiuso, Piana de’ Greci e S. Michele) ed uno nella provincia di Catania (Bronte). La loro venuta risale agli anni 1448, 1461, 1467, 1478, tra il 1530 o 1532, e successivamente ai tempi di Filippo II di Spagna e di Carlo III.

c) Colonie slave. — Prescindendo da alcuni pochi comuni popolati in parte da Slavi nel mezzogiorno d’Italia, ne esistono numerose colonie sui confini orientali del nostro paese, particolarmente nel Goriziano, nel Veneto, nel territorio di Trieste, nell’Istria e nel Friuli. Queste colonie vanno sempre più fondendosi con l’elemento