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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/204

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Leggi che governano la ereditarietà dei caratteri. — Le leggi della ereditarietà ci sono forse in massima parte ignote; tuttavia i recenti studii ci hanno fatto conoscere alcune di queste leggi, che esporremo qui brevemente.

1. I caratteri appariscono nei figli in quella stessa parte del corpo, sia esterna od interna, in cui apparvero negli antenati. Questa legge è una delle più generali, e, sebbene molto semplice, è tuttavia assai importante. Nel maggior numero dei casi essa è sottintesa, poichè se non sussistesse, il figlio non giungerebbe mai a somigliare al padre. Ma noi ci accorgiamo della di lei esistenza solo quando si tratta di caratteri non specifici, nè di razza, ma individuali, ad esempio nel caso in cui il padre ed il figlio hanno un neo od una macchia della pelle nella stessa regione del corpo, od una ciocca di capelli bianchi nello stesso punto della chioma.

2. I caratteri appariscono nei figli in quella stessa età, in cui sono apparsi negli antenati. Le malattie ci forniscono numerosi esempi di questa legge. In alcuni casi ciò deve avvenire, quando, ad esempio, trattasi dell’apparsa dei caratteri sessuali secondarii, come sono la barba dell’uomo, le corna del cervo, lo sprone del gallo, ed altri simili. Nelle piante noi vediamo l’uva di una data qualità maturare sempre alla stessa epoca. Finchè si tratta di padre e figlio, possiamo ammettere che i caratteri appariscano alla stessa epoca, perchè la differenza è insensibile. V’ha peraltro una tendenza ad anticipare l’epoca nei discendenti, la quale differenza riesce notevole ed importante quando si tratta di discendenti che sono separati dal loro