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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/89

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convengono più reciprocamente, si separano senz’altra cerimonia. Nell’Australia le donne sono tenute come schiave, o vengono percosse e trafitte a colpi di lancia nelle gambe alla più piccola provocazione.

L’infanticidio è frequente presso i selvaggi; così presso gli Indiani dell’America del Nord. Anche presso gli Ottentoti è comunissimo e non viene considerato come delitto. Le fanciulle ne sono lo vittime più ordinarie, e quando una donna dà alla luce dei gemelli, quello che è peggio conformato viene quasi sempre sotterrato vivo. Anche tra i Maori, come fra altri Polinesii, è comune l’infanticidio.

Nemmeno l’amore dei figli verso i genitori è generale e costante in tutti i popoli. Presso gli Ottentoti, appena un individuo, uomo o donna, sia posto per l’età nella impossibilità di lavorare, e non possa più rendere nessuna sorta di servigi, viene bandito dalla società dei suoi simili, e relegato in una capanna solitaria, ad una considerevole distanza dal Kraal, con una piccola provvista di viveri vicino a lui, ma senza che nessuno gli venga in soccorso, finchè muoia di vecchiezza, di fame, o sotto le zanne delle belve. Fra i Figiani il parricidio non è delitto; i genitori vengono ordinariamente uccisi dai figli. Talora i vecchi si persuadono che è giunto il tempo di morire; talora sono i figli che avvisano i genitori che essi sono loro a carico.

Questi fatti potrebbero sembrare incredibili, se non ci fossero raccontati da viaggiatori degni di fede. Essi ci provano, quanta differenza passi tra l’uomo selvaggio e l’uomo incivilito. L’amore coniugale, materno e figliale sono nobilissimi ed