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Pagina:Canestrini - L'istinto nel regno animale.djvu/8

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8 l'istinto


dell’anno esso gira agile ed allegro nelle foreste in traccia di nocciuole e di altri frutti, sprezzando tutti i suoi nemici, cui facilmente sfugge colla velocità e cogli arditi salti da un albero all’altro. La fame è il suo nemico più micidiale, e lo sarebbe maggiormente, se l’animale non fosse dotato dell’istinto di raccogliere i semi in abbondanza e di ammassarli in parecchie cavità intorno al suo nido invernale. Senonchè spesso avviene che qualche magazzeno è dimenticato, qualche altro sepolto sotto la neve, per cui lo scoiattolo, dopo aver consumato quanto gli è accessibile, perisce di fame. Evidentemente quest’istinto non è il più perfetto; la buona natura s’è forse dimenticata di fornire all’animale una memoria più felice.

Alquanto diversamente si conducono le arvicole o topi campagnuoli, i quali portano colla loro bocca il grano entro la tana in cui passano l’inverno. Ogni animale si forma un deposito entro la propria abitazione ed in tal guisa si assicura la vita nell’epoca della penuria. Una spe-