Pagina:Canti (Leopardi-Moroncini) II.djvu/288

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xxxiv. la ginestra 637

125Madre di parto e di voler matrigna.
Costei chiama inimica e incontro a questa
Congiunta esser pensando,
Siccome è il vero, ed ordinata in pria
L umana compagnia,
130Tutti fra se confederati estima
Gli uomini, e tutti abbraccia
Con vero amor, porgendo
Valida e pronta ed aspettando aita
Negli alterni perigli e nelle angosce
135Della guerra comune. Ed alle offese
Dell’uomo armar la destra, e laccio porre
AI vicino ed inciampo,
Stolto crede così qual fora in campo
Cinto d'oste contraria, in sul più vivo
140Incalzai degli assalti,
Gl’inimici obbliando, acerbe gare
Imprender con gli amici,
E sparger fuga e fulminar col brando
Infra i propri guerrieri.
145Così fatti pensieri
Quando ben, come fur, palesi al volgo,
E quell'orror che primo
Contro l'empia natura
Strinse i mortali in social catena,
150Fia ricondotto in parte
Da verace saper, l'onesto e il retto
Conversar cittadino,
E giustizia e pietade, altra radice
Avranno allor che non superbe fole,
155Ove fondata probità del volgo
Così star suole in piede
Quale star pub quel ch'ha in error la sede.