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al sepolcro di un amico 65


          E con che fede non ti avrei seguito
               A quegli alberghi, onde nïun reddiva!
               Con che terror nel lagrimevol rito,
               Che a te le porte di sotterra apriva,
               Sparsa la tomba non ti avrei di fior!50

Or posa in pace; e limpida quïete
     Su le ceneri tue piovan le stelle:
     Io da fosche agitato ire segrete
     Non so qual porto da le mie procelle,
     Nè qual sepolcro su la terra avrò:55

          Ma sempre, ovunque, mi vivrà nel petto
               Cara memoria de’ perduti amici,
               E del tuo generoso unico affetto,
               Che ne’ pallidi miei giorni infelici
               Di cotanto dolor mi allevïò!60

Aprile 1857.