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prefazione VII

in tutte parti d’Italia; grande più specialmente in quelle dove, soppressa ogni altra operosità della vita, gli ingegni migliori non si potevan quietare che nelle lettere e nella poesia: e tali appunto erano le condizioni morali e politiche del Mezzogiorno. Or uno degli spiriti più eletti che allora vivesse e che maggiormente potesse sulle menti dei propri concittadini, fu appunto Nicola Sole. E già i suoi versi, in qualunque modo si voglia giudicarli, non c’è anima gentile che possa ancor oggi leggerli senza vivissima partecipazione a tutti quegli affetti onde furono ispirati. La poesia ch’ebbe strette attinenze colla storia, non muore mai del tutto; e, anzi, la storia, pur col farne ricordo, ridesta qualche parte almeno dei moti, onde quella era stata cagione.


II


I versi del Sole, nato in Senise nella Basilicata, il 31 marzo del 1821, e quivi morto l’11 dicembre del 18591, si pos-

  1. Qui non posso indugiarmi a narrar la vita del nostro poeta, anche perchè spero che fra non molto sarà