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pel filo elettrico dei due mondi 145


Però come più scema a lui venìa
     Nube de l’alma la mortal persona,
     Più largo il raggio del pensier ne uscia!

De la Forza la clava e la corona115
     Gittate ha indietro; e con la Forza bruta
     Sanson tremendo e spirital tenzona.

— Scendi! — ha gridato a la saetta, e muta
     Da la discarca nuvola materna
     Ai piedi suoi la folgore è caduta.120

Ha le pupille immerse oltre la interna
     Regïon de le nubi, e visitati
     Ha gli archi, o Iddio, de la tua casa eterna!

Ed i tuoi mondi d’oro ha numerati
     Sparsi a migliaia per l’azzurro smalto,125
     E i corrucci degli astri ha profetati.

— Vi aprite! — ha detto a le montagne; ed alto
     Il suo carro tonò per le profonde
     Viscere del granito e del basalto!

Ha detto al foco: — Per lontane sponde130
     Portami! — e il foco obbediente al freno
     Rigò fumando le campagne e l’onde!

Ei de l’Istmo Eritreo tenta il terreno,
     E di due mari esulteran confuse
     L’onde fra poco in un fraterno seno!135