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AD EMMA
La sera ai lieti circoli,
Che tu di nova gentilezza infiori,
Quando vezzosa moderi
Col mite imperio d’uno sguardo i cuori,
Azzura Emma, più mai,5
Come un tempo io solea, non mi vedrai.
E nondimen le grazie
Crescano ognor sul tuo leggiadro viso,
E più caro e terribile
Saetti, ove che miri, il tuo sorriso;10
E di amaranto i biondi
Tuoi profusi capelli amor circondi.
Teco sperò dividere
Altri le gioie, che può dar la vita:
Ma le speranze volano,15
Come foglie di pianta inaridita:
E forse amar volevi,
Se pur valser gli sguardi, e non potevi.
Or dunque addio! Su l’omero
Del fortunato, a cui benigna splendi,20