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240 la neve


Parmi l’aria tepente e serena,
     Le dolcezze del Maggio risento,
     E sorrido pugnando col vento,
     Che m’invola dal labbro il sospir!

Forse m’ama e superba nol dice,25
     Forse ancor che non vista mi guata!
     Oh, foss’io quell’uccello felice,
     Che sul capo le pende colà!

Io vedrei da la gabbia dorata
     Sui miei passi converso quel viso,30
     Compensando di un caro sorriso
     Questo amor che mai tregua non ha!

Tutto è bianco; un tramonto sereno
     Tinge in rosa la neve caduta:
     Tutto è pace! La luce vien meno,35
     Sulle nevi la notte s’alzò!..

Poi la luna sorgendo, saluta
     Valli e monti, di bianco vestiti,
     Poi succede il rumor dei conviti
     Al rumor che col giorno mancò.40

Ferva ovunque la gioia del canto,
     Scapigliata folleggi la danza:
     Io cosperso di gelo e di pianto
     Vo battendo l’usato cammin!