Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/132

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126 del calore nella vegetazione.

di 3000°, temperatura cui nulla esiste, e tale che sarebbe bastante a fondere qualunque stabilimento che l’immaginazione creasse a quella profondità. Finalmente, pei calcoli fatti, l’irradiazione del calore centrale della terra, stante la poca conducibilità di questa, non avrebbe sulla temperatura superficiale che l’influenza di 1/30 di grado centigrado, influenza assolutamente inapprezzabile in agricoltura.

Dunque il calore impartito ai vegetali deriva intieramente dai raggi solari. Ma questo calore non è uguale su tutta la superficie terrestre, variando a seconda della diversa altezza d’ogni luogo sul livello del mare, ossia, come già dissi, a norma della maggiore o minore densità dell’aria in cui viene esercitata l’azione dei raggi solari, e più ancora variando a seconda della latitudine dei luoghi, ossia della loro maggiore o minore distanza dall’equatore.

§ 140. Per meglio intendere quanto vi espongo, abbisogna sapere che la terra, ossia il globo terrestre, gira a guisa d’una ruota intorno ad un asse, cioè intorno ad una linea retta che attraversa tutto lo spessore del globo, passando pel suo centro, i punti estremi della quale emergenti alla superficie diconsi poli. Se pel centro della terra si guida un piano perpendicolare all’asse suddetto, esso segnerà sulla superficie terrestre una linea circolare, che sarà ovunque equidistante dai due poli dividendo il globo in due parti eguali detti emisferi; questo piano o linea circolare dividente si chiama equatore. Immaginate ora un altro piano passante per l’asse di rotazione della terra e perciò perpendicolare all’equatore, esso pure segnerà sulla superficie terrestre una linea circolare che passerà per i due poli, incrociandosi coll’equatore; il cerchio formato da questa linea vien detto circolo meridiano. Suppongasi ora divisa la metà d’un circolo meridiano compresa fra un polo e l’altro in 180 parti, e per ciascun punto segnato da questa divisione si facciano passare tanti piani paralelli all’equatore, questi piani segnerebbero sulla super-