Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/133

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del calore nella vegetazione. 127

ficie del globo delle linee circolari paralelle ed equidistanti fra loro, risultandone 90 per ciascun lato dell’equatore. Questi circoli sono perciò chiamati paralelli, e servono a misurare la distanza che ha ogni luogo dall’equatore, distanza che è detta latitudine; la distanza poi che passa tra una linea paralella e l’altra fu detta grado di latitudine. Questi gradi per conseguenza riescono 360 su tutta la circonferenza d’un meridiano, e si contano partendo dall’equatore, che perciò dicesi situato a zero gradi di latitudine. Se però i gradi di latitudine dividono il circolo meridiano in 360 parti, i piani paralelli non saranno che 180, come già dissi, 90 per ogni parte dall’equatore al polo. La lunghezza del miglio geografico italiano fu presa da 1/60 di grado, epperò la distanza fra due paralelli sarà di 60 miglia italiane1.

§ 141. Ora vi dirò che le regioni situate presso dell’equatore sono quelle ove il sole nel suo corso diurno apparente sorgendo più alto sull’orizzonte, ricevono più direttamente i suoi raggi, e riescono da essi più vivamente riscaldate. Le altre regioni invece quanto più si discostano dall’equatore per avvicinarsi ai poli, ossia quant’è maggiore il loro grado di latitudine, ricevendo sempre più obbliquamente i raggi del sole, appunto perchè per esse sorge meno alto sull’orizzonte, risultano tanto meno riscaldate, cioè più fredde. Perciò si dice che hanno un clima caldo quelle regioni che sono comprese fra i due paralelli a 35 gradi di latitudine dalle due parti dell’equatore, regioni a clima temperato quelle fra i paralelli di 35 a 50 gradi di latitudine; e finalmente diconsi a clima freddo le regioni che si estendono dal 50 al 90 gradi di latitudine, ossia dal 50 sino al polo.

  1. Il miglio italiano corrisponde a chilometri 1,859.