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158 umidita’ atmosferica.

pei successivi e più alti strati d’aria. Ma se il cielo fosse coperto da nubi, allora questa libera trasmissione essendo intercettata, il raffreddamento è minore, più lento o quasi nullo, per cui non vedesi, o ben scarso il deposito acquoso dell’umidità atmosferica od esalata dalla terra.

§171. Che poi un corpo che evapori umidità perda altrettanto calore quanto è necessario perchè essa si evapori, potete conoscerlo per molti fatti assai comuni. Quando voi bagnate un dito e lo esponete all’aria per sentire da qual parte spiri il vento, voi dite ch’esso spira da quella parte che vi sentite il dito più freddo, e questa sensazione di freddo trova la sua causa in ciò, che dalla parte che spira il vento, il dito più presto evapora l’umidità di cui era rivestito. La stessa cosa succede bagnando qualunque parte del corpo ed esponendola in seguito all’aria, molto più quando questa è agitata. Come pure quando volete raffreddare prontamente un corpo riscaldato lo bagnate alla superficie. Una prova poi che l’aria calda, la quale contenga dell’umidità, venendo in contatto con un corpo di temperatura inferiore, deposita parte della sua umidità la avete nell’aria espirata dai polmoni degli animali che d’inverno rendesi visibile perchè si condensa incontrando l’aria più fredda, l’avete d’estate quando la vedete depositarsi in forma di goccioline sulle bottiglie ripiene d’acqua o di vino che provengano da luoghi freschi e sempre più freddi dell’atmosfera; la avete nei vetri delle stanze che si appannano durante le notti fredde e serene, poichè l’umidità interna della stanza si depone sul vetro che è in contatto colla minor temperatura esterna. Che poi l’aria calda contenga maggior umidità, e che questa si depositi in maggior abbondanza quanto maggiore è il balzo della temperatura esterna, ne avete la prova pur nello stesso fatto, osservando che il maggior appannamento si ha di primavera e d’autunno, quando l’aria è calda di giorno, e che la notte subisce il maggior balzo in meno.