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umidita’ atmosferica. 159


Questo doppio fenomeno succede appunto pel raffreddamento notturno; l’umidità evaporata dalla terra ne raffredda la superficie, e vi si deposita, come vi si deposita quella che, contenuta nell’aria durante il giorno, di notte è obbligata a depositarsi sulle parti basse evaporanti, cioè sul suolo e sulle piante, tanto perchè non può tutta star sospesa come avveniva di giorno, quanto perchè riscontra queste superficie evaporanti più fredde che l’aria ambiente.

§ 172. Qualora poi vogliate convincervene per mezzo di istrumenti fisici, non avete che a collocare un termometro all’altezza di circa un metro e mezzo nell’aria, un altro sulla superficie terrestre, ed un altro profondo un centimetro in essa.

Allora in un tempo sereno di primavera voi vedrete al mattino, poco prima che levi il sole, che se il termometro sospeso segnerà per esempio 6° ed anche 7°, quello posto sul terreno potrà segnare anche 0° e quello nel terreno 2° o 3°. Queste differenze però potranno variare di qualche poco a norma della qualità del suolo, della umidità atmosferica e terrestre.

D’estate questo divario sarà minore pel maggior calore ricevuto dalla terra, e perchè le notti sono più brevi, per cui la differenza fra la temperatura della superficie terrestre e quella dell’aria sarà minore; solo nell’agosto il deposito acquoso diviene abbondante, perchè le notti allungandosi l’aria diviene più fredda. D’estate adunque abbiamo un deposito d’umidità superiore a 0°, che diciamo rugiada, ed in primavera potendosi portare la temperatura del suolo a 0° ed anche meno, mentre quell’atmosferica fosse di 4°, 5° o 6°, avremo un deposito congelato detto brina.

Se queste osservazioni le facciamo quando il cielo sia annuvolato, troveremo che le differenze sono tanto meno sensibili, quanto più il cielo è coperto e le notti brevi, poichè, come già dissi, le nubi impediscono che il calore della terra e degli strati bassi dell’aria venga irradiato verso lo spazio celeste, che abbiam visto diminuire di temperatura quanto