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dei concimi organici animali. 237

non date al terreno di quelle importanti sostanze che quanto si è adoperato per la seminagione, cioè quanto è contenuto in due ettolitri di segale, od in tre di lupini per ciascun ettaro, il quale ve ne deve dare circa venti di frumento, e trenta o più di melgone. Come vi dissi, e come meglio potrete intendere quando vi parlerò degli ingrassi, altro si vuole per avere un raccolto di paglia, ossia di parte erbacea, ed altro per avere dei semi. La parte erbacea d’una pianta sovesciata ajuterà lo sviluppo della parte erbacea della pianta che gli deve succedere, ma non mai la formazione de’ suoi semi. Guardate quel che succede quando si rompono le vecchie praterie, e che vi si coltivi qualche cereale, e ve ne convincerete; e sì che le praterie, per gl’ingrassi animali che loro furono dati dapprima, contengono dei fosfati, della potassa, ecc., pure siccome in esse la parte vegetale è in una proporzione assai maggiore, così il cereale che si coltiva nella loro cotica sovesciata facilmente volta a terra per la ricchezza e sproporzione delle foglie, e quei pochi semi che vi si raccolgono sono rugosi, poco pesanti, di poca farina e di minor valore.

Ciò non pertanto la pratica del sovescio non è da trascurarsi pei motivi che vi dissi, e specialmente nei terreni forti. Nei terreni leggieri il sovescio fatto d’autunno vi aumenta la proporzione dell’humus, ed in ogni caso, richiedendo un apposito lavoro del terreno, questo gli ridonderà sempre a vantaggio.

dei concimi organici animali.

§ 232. I concimi organici animali, siccome i più ricchi, in azoto, sono quelli che meglio servono alla produzione delle materie sanguificabili vegetali (fibrina, caseina, albumina, gelatina e glutine) e per conseguenza quelli che convengono nella coltivazione de’ cereali e delle cotiche erbose usate pel