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Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/251

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dei concimi organici animali. 243

secondo che il bestiame è lasciato libero di giorno alla pastura, oppure tenuto continuamente nelle stalle. Per esempio, un bue mantenuto costantemente nella stalla può dare circa 36 carra di concime fresco all’anno, laddove adoperato pei lavori non ne darà che 10. Lo stesso dicasi della vacca, del majale, delle pecore, ecc., potendosi calcolare il letame che forniscono mantenuti sempre nelle stalle, di due terzi superiore a quello che darebbero allorquando si lascino liberamente pasturare nei campi durante il giorno.

Il concime da stalla è però generalmente trascurato, tanto perchè non si bada al modo di farne la maggior quantità possibile e di bene conservarlo, quanto perchè lo si adopera senza discernimento per ogni coltivazione nella stessa qualità e misura. Le stalle mal fatte, senza colatori e cisterne, assorbono la parte liquida, che potrebbe esser raccolta con vantaggio anche della salute degli animali e degli uomini che devono in esse dimorare. La sternitura si cambia di rado, ed il letame non si trasporta dalle stalle se non quando è d’ingombro. L’ammasso del letame bene spesso rimane esposto all’acqua ed al sole che lo dilavano ed asciugano. E finalmente quando viene il bisogno di adoperarlo, sia esso fresco o fermentato, minuto o grosso, lo si spande sul terreno pur la coltivazione di qualunque prodotto, e quasi sempre nella stessa proporzione.

Tutto questo parmi dunque che esiga ogni vostra attenzione onde non sia trascurato un materiale tanto necessario al vostro ben essere, ed all’agricoltura: e ritengo cosa assai utile il farvi un cenno sul modo di conservare ed adoperare questa sorta di concime.

§ 238. Modo di conservare il letame da stalla. — Oltre alle circostanze che già sapete poter influire sulla qualità e quantità di questo ingrasso, come vi dissi, la disposizione delle stalle non è una cosa indifferente, tanto per la qualità come per la quantità del concime.