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piante boschive. 327

schlage, o plenterwirtschaft, fr. coupe sombre, è quello che si fa in una foresta di piante di varia età, levando soltanto le più grosse o le deperenti e lasciando crescere le più giovani; dicesi anche taglio incompleto quando in un bosco maturo si lasci soltanto una certa quantità di matricini a regolare distanza, i quali servono a ripopolare il bosco.

L’estirpamento si fa quando, tagliato un bosco, si cavano dal suolo anche le radici delle piante. Questa operazione che diviene indispensabile alla pianura e nei luoghi di poco declivio, è di gran danno ed anche vietata sui monti per le ragioni che dirò in seguito.





DELLE PIANTE BOSCHIVE




piante dolci.

§ 332. Nel passare in revista le diverse qualità di piante che sono o che possono essere nei boschi e nelle foreste, avrò di mira di premettere quelle che desiderano un clima più temperato, procedendo a quelle che più resistono al freddo. Epperò cominceremo dalle piante dolci, le quali per la loro intima tessitura porosa mostrano di temere i freddi troppo intensi, non che di desiderare un terreno sciolto, e piuttosto umido e profondo; riscontrandosele infatto specialmente al fondo delle valli, e lungo i corsi d'acqua.

§ 333. Il Salice ama un terreno assai umido quasi paludoso quantunque possa essere anche ghiajoso; ove l’acqua è stagnante e torbida, vegeta assai meglio, che dove l’acqua sia limpida e molto corrente. Il salice presenta le seguenti varietà principali: Salice selvatico (Salix alba), ted. silberweide, fr. saule blanc, salice bianco, ed è quello che comunemente si coltiva lungo le acque; si educa a capitozza e se ne traggono buone fascine e pertiche pel sostegno delle viti, scalvandolo ogni tre anni. Il legno denudato dalla corteccia, secco d’un anno e conservato al coperto, dura spesso quanto quello del castagno. Si propaga per piantoni o talee, e ben di rado per semi. Nei boschi però nascono facilmente anche i semi caduti o trasportati dai venti. Vi ha il salice giallo e rosso (Salix vitellina), ted. dotterweide, fr. saule osier, si piantano lungo i cavi, si educano a capitozza molto bassa; si