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prodotto dei boschi. 389


Ognuno vede però che questa maniera di operare coll’albero posto in piedi nel tino è assai malagevole, molto più quando si tratta di piante alte e pesanti, quindi Boucherie vide che si poteva eseguire egualmente l’operazione coll’albero steso a terra, applicandovi all’estremità inferiore del tronco un sacco impermeabile contenente la soluzione; e provò inoltre a fare assorbire questi liquidi dalle piante ancora in piedi, forandole in basso con una trivella; il foro che praticava era di 0m,02 di largo, il più addentrato che poteva; poi, con una sega a punta, dilatava del doppio l’apertura d’ambi i lati; indi, con un mezzo qualunque, metteva in comunicazione quest’apertura col liquido da assorbire.

L’ascensione di questi liquidi si opera in primavera, in estate e singolarmente nell’autunno. Le piante sempre verdi possono assorbire in qualunque stagione, anche nel verno. Oltre a questi modi d’imbibizione, Boucherie trovò il modo di eseguirla in legni già squadrati, purchè fossero tagliati di recente. In questo caso il legname si metteva in piedi e vi si applicava alla parte superiore il sacco impermeabile contenente il liquido. Questa maniera d’imbibizione per discesa è più rapida dell’altra; i gas ed i sughi della pianta escono in basso e si riconosce che l’operazione è terminata, quando il sugo che ne esce è identico a quello imbevuto.

Con questo ultimo metodo si ottiene di cambiare i sughi della pianta, laddove coll’altro se ne introduce bensì un nuovo, ma dei preesistenti non si elimina che l’acqua col mezzo dell’evaporazione esercitata dalle foglie. Perciò l’acqua sola può servire allo scopo, sciogliendo e trasportando le materie solubili del legno. Lo si potrebbe eziandio utilizzare per estrarre dai legni le materie zuccherine, mucilaginose, o coloranti, risparmiandoci un incomodo trasporto di tanta quantità di legno; per questo ultimo intento dovrebbersi però ridurre gli alberi in pezzi non troppo lunghi.

Un altro vantaggio che ci porta l’imbibizione dei legni, è quello di poter dar loro oltre la durata, una durezza maggiore, ed anche un colore diverso dal proprio, facendoli imbevere di una soluzione colorante. La pirolignite comunica un color bruno; e se vi si fa succedere una soluzione astringente il legno prende un colore tra il turchino ed il nero. Inoltre, i legni imbevuti di soluzioni saline sono poco combustibili, prendono fuoco difficilmente, non ardono con fiamma, ma piuttosto si carbonizzano senza distruggersi in ceneri, e si spengono