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404 | mezzi diversi d’ottenere acqua, ecc. |
bocca ed alle sue dimensioni, influiscono sulla quantità che si deriva:
1.° Il diverso battente, ossia la diversa profondità cui giace la bocca sotto il pelo dell’acqua che serve alla derivazione. Quanto più il battente sarà maggiore, tanto maggiore sarà anche la quantità dell’acqua estratta, perchè deve uscire con maggior forza, per la spinta prodotta dal proprio suo peso, aumentante coll’aumentare della differenza di livello fra la bocca ed il pelo dell’acqua.
2.° La diversa velocità con cui scorre l’acqua nel fiume o nel canale ha pure essa influenza, diminuendosi la quantità estratta coll’aumentare di questa velocità. Perciò importa assai il rendere stagnante l’acqua più che si può in vicinanza della bocca, presentando alla corrente degli ostacoli, per modo che sia obbligata ad arrestarsi, ed agire pel proprio suo peso dall’alto al basso, senza che questo venga in parte diminuito dalla velocità in senso orizzontale, ossia sulla direzione del corso del filone. A tale scopo, inferiormente alla bocca, cioè dopo la bocca a corso d’acqua, si costruiscono delle sporgenze con piantoni, o con speroni o pennelli tanto di legno che in muratura.
3.° Finalmente, a parità di circostanze, l’estrazione sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la pendenza della prima porzione del cavo derivatore, non opponendosi l’acqua già uscita, col rigurgito, a quella che continuamente sopravviene dalla bocca.
Tutte queste circostanze, cioè la diversità del battente, della forma della bocca, della velocità del corso d’acqua che serve all’estrazione, e la pendenza diversa del primo tratto del cavo d’estrazione, suggerirono, nel 1571, all’ingegnere Soldati la costruzione di un edificio che uniformasse le circostanze; e questo si chiamò bocca magistrale od oncia milanese (fig. 122).
L’oncia milanese è quella quantità d’acqua che per mera pressione passa da una luce rettangolare alta once quattro del braccio milanese (0m,198), larga once tre (0m,149), con due once di battente (0m,099).
Questo edificio consta di quattro parti, cioè della bocca, della tromba coperta, del modulo propriamente detto, e della tromba scoperta. La sua lunghezza totale è di braccia 19, once 6 (11m,60). In margine al canale che deve fornir l’acqua, si costruisce un incastro con paratoja, che serve a regolare l’impulso dell’acqua che entra nella seconda parte, detta tromba coperta, lunga braccia 10 (5m,95). L’apertura di