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propagazione della vite. 479

molto maggiore di quel che si crede, purchè il terreno sia ben lavorato e sciolto. Inoltre vi accerto che più sicuramente prende una radice giovine che una radice vecchia. La barbatella di un anno ha radici più corte che più facilmente si levano dal vivajo restando munite alla loro estremità di quelle spugne e boccuccie che servono alla nutrizione; laddove queste, alle barbatelle di tre anni, avendo radici assai lunghe, di solito si tagliano via come incomode, oppure le si lasciano pel terreno nell’estirparle; e privati per tal modo di una parte così importante i magliuoli muojono poco dopo l’impianto, o non fanno bella e durevole riuscita. Da qui l’opinione che le piantagioni fatte in aperta campagna coi magliuoli siano migliori e più durevoli; ma provatevi a piantare barbatelle di un sol anno e vedrete che all’incontro con queste si può ottenere una piantagione più regolare, più durevole, e di frutto abbondante quanto coi magliuoli, dei quali morendone buon numero nel primo anno, o non vegetando tutti egualmente, lasciano nei primi anni una piantagione zoppa ed ineguale.

Nè crediate già che piantando barbatelle di un solo anno si perda tempo ad aver frutto; questo è falsissimo, nel quarto o nel quinto anno voi avrete l’uva come se fossero di tre anni di vivajo; anzi se coltiverete bene l’avrete anche prima. Io dunque consiglio tutti quelli che vogliono avere una buona vigna a farsi un vivajo ed a 143.procedere all’impianto delle barbatelle di un anno. Il vivajo si fa perchè la piantagione sia più assicurata dalle radici, e non mica per avere una barbatella che abbia già un grosso tralcio; e le radici di un anno sono le più adattate allo scopo che noi ci siamo prefissi formando il vivajo.

§ 490. La vite si moltiplica anche per propaggine, e voi già sapete che cosa sia e come si faccia (fig. 143 e 144); solo vi dirò che