Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/676

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668 della segale.

l’autunnale od invernengo, 171.allo scopo d’avere delle stoppie, o la spianata; il che non si potrebbe ottenere con altro cereale estivo che esiga la sarchiatura. Conviene anche quando non è più possibile una seconda coltivazione, seminando l’avena che matura più tardi. Del resto, fra le varie coltivazioni estive che si seminano in primavera, è forse la meno produttiva.

della segale.

§ 672. La segale è il cereale dei paesi freddi, montuosi.

Nei nostri climi, ed al piano non converrà mai coltivare la segale dove si possa avere un altro prodotto, poichè quella rende meno d’ogni altro.

§ 673. Varietà. La segale (fig. 171) non conta che due varietà, l’una detta d’inverno o d’autunno, e l’altra di primavera. Ma anche di queste varietà si può dire lo stesso di quelle del frumento, cioè che la qualità di primavera si può ottenere colla replicata semina del grano fatta in questa stagione, come quella di primavera può ridursi invernenga seminandola ripetutamente in autunno.

§ 674. Composizione. La composizione di questo cereale differisce assai poco da quella del frumento, per cui la segale viene considerata come il grano più apprezzato dopo il frumento, che anzi il pane fatto colla sua farina riesce assai saporito, e si conserva fresco e buono per più lungo tempo. L’odore e gusto particolare del pane di segale vuolsi attribuire ad una particolare sostanza aromatica contenuta negli involucri del seme, dei quali facilmente ne vien macinata quella porzione che trovasi frammista al grano.