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DELL'ANTHROPOLOGIA

vole: et già insegnato à figliuoli assalire i vicini et usurpare i lor beni: persuadendosi all'huomo cotal ferocità covenire, et l'esser da gli altri temuto: et forse che di que tempi tal'era la convenevolezza della giustitia: il che ne dimostra la spada, che nella mano gli dipinsero; non per difendersi dalla ingiuria (come altri stimano) ma per farla. La qual consuetudine se doppò è spiaciuta à tempi più nuovi, ben n'ha fatto penitenza la povera Italia: che tante volte de barbari à suoi danni discesi è rimasa preda. Quegli che tanto lodavano la giustitia: et vogliono che si dia il suo à ciascuno; non mi torranno che la fortezza non sia cosa bestiale, et dell'humana generatione nemica. La fortezza ancora di non stimare i pericoli, et l'altre humane adversità, è cagione molte volte dicondurci à pessimo fine. Patroclo non prezzando le forze del nemico Hector, fu da lui temerariamente ucciso. Leonida Spartano con trecento giovani scelti del fiore della Grecia senza veruna consideratione contra l'innumerabile essercito di Xerse à morir si condusse. Terentio Varrone non istimando Anniballe gia molte volte contra Romani vittorioso, ridusse presso all'estrema ruina la sua Republica. Quegli etiandio che sono stati forti in dispregiar le ricchezze, lo più delle volte hanno alla lor posterità portato danno, come fu Paulo Emilio, che vinse Perseo Re di Macedonia: et mise fine colla vittoria sua al pagar tributi in Roma: et con tanto beneficio da lui fatto alla patria, lasciò necessità alle figliuole d'esser maritate de danari della Republica. Il medesimo fece il minor Africano: à quali (come io credo) saria stato se