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DELL'ANTHROPOLOGIA

Percioche l'huomo non sano, dove i rimedi non giovano, sovente la morte piu che la vita apprezza: et colui assai ricco si persuade, che può aiutarsi da se stesso. Con la sanità sono congiunte le forze corporali; le quali hanno cotanto essaltato Hercole, Theseo, Achille, Aiace, Hettore, et molti altri; à quali in battaglie hanno dato molte vittorie, tal che la fama loro, ancora che dall'ingegno si possa dire essere aiutata, pur senza le forze del corpo non havria havuto luogo. Et non solamente le forze hanno guadagnato eterno nome ad infiniti huomini; ma senza esse non si sarebbe difesa Troia dieci anni contra la furia de Greci, ne Greci senza esse doppò dieci anni l'havrebbero ispugnata; i Romani non havrebbono all'universo dato leggi; non si manterrebbono tante città contra il furore de barbari; et non sarebbe chi si mettesse in forse di morire, per salvare la patria. La destrezza è di grandissimo ornamento et ne pericoli spesse volte è di piu profitto, perciò che sanza quella l'huomo di forze dotato quasi da nulla è stimato; ma chiunque si truova leggiero, et isnello, agevolmente può vincere tutte le pruove; et i lottatori non con altro aiuto gli avversari vincono; et ne duelli, et nelle sanguinose battaglie più vittorie rapportano quei che sono presti, et ispediti, ch'e forti. Conciosiacosa che à ferire il nemico, ì schermare il vegnente colpo con l'occhio et con la prudenza si antivede; et con la destrezza si mette in opra. Cosi lauda Homero nella sua poesia Achille, non di smisurata forza, ma di velocità di piedi. Lascio i balli et le feste che si fanno i molti luoghi, et piu che altrove in Milano (mercè dell'ocio et delle ricchez-