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DELL'ANTHROPOLOGIA

che de figliuoli? qual maggior passione che la cupidità? et pur si veggono più femine con più forte animo esser alla morte corse: più donne haver li figliuoli confortati à non fuggir di morire honoratamente, più tosto checon vergogna vivere: Et non so se fuor che di Bruto, et di Torquato d'altri si legga, ch'e figliuoli à morire giamai inducesse. Oltra che non havendo tanti mai contra la giustitia le donne, quanto gli huomini fatto; manifesto è che con più fortezza vincono le malvagie cupidità. In compagnia con le dette virtù se ne viene la prudenza; la quale non mi si torrà, che non sia delle donne o in tutto, ò al meno in gran parte perché qual è di si poco ingegno, che non sappia niuna cosa esser tanto alla prudenza contraria quanto i subiti avenimenti dell'ira? i quali dove una volta nelle donne, ne gli huomini mille accadono; non tanto per lor colpa, quanto per colpa di Natura; la quale havendo più caldezza ne gli huomini posto, per minor cagione tal volta si turbano. Per lo contrario le donne essendo di più fredda complessione, meno à queste repentine turbationi sogigoaccionno; et tutte le lor attioni più quetamente fanno. Quindi, disse messe Lancino, à me pare nascer non picciol dubbio perioche egli è commune openione che la prudenza delle femine sia in prendere consiglio in qualche subito avenimento; ma che pensatamente l'ingegno, et l'accortezza loro poco vaglia. et è cosa chiara che gli huomini più naturamente ne bisogni sappiano provedere; ma le donne non trovare mai più rimedio, quanto incontanente non lo truovano. Questo, replicò il Poeta è contra il corso di Natura, che non può