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Pagina:Capella - L'anthropologia, 1533.djvu/76

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DELL'ANTHROPOLOGIA

quando doppò la creatione d'Adam disse. Facciamo uno aiuto all'huomo: cioe alla sua incostanza. Che vuole adunque dire, disse il Musicola, che niuno punisce gli adulteri; et le femine truovate in adulterio sono con pena atrocissima castigate? Questo procede, replicò il Poeta, da una ria consuetudine introdotta forse dalla moltitudine degli errori. percioche essendo rarissimi quei, che al letto maritale servano fede, è permisso secondo quel volgarissimo detto, il peccato in cui molti trascorrono, passare impunito. Ma la rarezza delle donne che attendono à simili novelle, fa che quando alcuna per disaventura vi s'incappa, tutto 'l mondo le va dietro, et grida dalle, dalle, dalle. Pigliate ancora un'altro bello argomĕ(n)to della donnesca honestà dalla maestra di tutte le cose Natura; la quale niuna cosa mai fa indarno: et per coprire nella donna quelle parti, che hanno men che honesto aspetto, ha proveduto (come per isperienza si può vedere) chel corpo feminile gettato dentro l'acque nuota co 'l ventre in giù; per coprire etiandio doppò la morte le parti vergognose; quantunque secondo il commune stile dovessono, come fanno quegli degli huomini con la schiena in giu nuotare; essendo le parti di dietro piu gravi; et naturalmente le cose gravi tendendo al basso; se la Natura amica delle donne non havesse alla loro honestà havuto riguardo. Ma che bisogna cercare altro testimonio della sua temperanza et pudicitia, se non noi stessi? che credo niuno si truovi in cui sia ponto di gentilezza; cui non habbia tallhora la vaghezza di qualche dŏ(n)na con alcuna scintilla d'amore scaldato il petto: et pur il piu delle volte