Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/118

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— Questa è mia figlia, Reuccio!

Un grand’inchino anche lui, e soggiunse:

— Comandate, ordinate; fate come se foste in casa vostra.

— Datemi una bella fetta di pane. Non mangio da ieri.

— Altro che pane, Reuccio! E mandò la donna a far spesa larga.

A Reginotta quegli sbrendoli parevano una ricchezza. Pensava che il Reuccio, travestendosi a quel modo, le dava una gran prova di affezione. E vedendolo divorare come un lupo, a tavola, pensava che doveva costargli molto il fingere di essere affamato.

Più Reuccio mostrava in viso il gran stupore di vedersi trattato così, e più il ramaio e la figlia si confermavano che fosse venuto in incognito per conoscerla meglio.

— Ti ha detto niente? domandava il padre.

— Niente. E a te? Aspettiamo!