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Le guardie lo presero per ubriaco o per pazzo, e volevano arrestarlo.

Quel che accadde nella Corte tra Re, Regina, Reuccio e Reginotta, immaginatelo voi.

Il Reuccio raccontò del gran pericolo corso, e la morte dei due draghi.

— E i due rimasti qui?

Nessuno aveva voluto cimentarsi a governarli, ed erano morti di fame nella stalla. Si sentiva il puzzo delle loro carogne.

Da allora in poi il Reuccio non tentò più di addomesticare animali feroci, convinto che presto o tardi l’istinto riappare.

E poi — gli disse un giorno il padre — quando io non ci sarò più, avrai ben altro animale feroce da ammansire!

E indicava la folla che sotto il palazzo reale gridava a squarciagola, battendo le mani:

Viva il Reuccio! Viva la Reginotta!

Fiaba detta, fiaba scritta,

Ora va storta, ora va diritta.

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