Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/385

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Quel camicione sembrava ornato di finissimi ricami di lamine d’oro. Le impronte erano così nette, e così ben modellate, che vi si scorgevano fin le più minute accidentalità della pelle.

— Ah! quelle mani! Le più piccole, le più belle mani del mondo!

E da quel giorno in poi, il Reuccio fu colpito dalla fissazione di voler vedere colei che possedeva le più piccole, e le più belle manine del mondo.

Invano il Re diceva:

— È una ragazza nera, cenciosa, sudicia da far rivoltare lo stomaco. L’ho vista io; e quelle mani che qui sembrano una meraviglia hanno la pelle abbruciacchiata!...

— Ah! quelle mani! Le più piccole, le più belle manine del mondo!

La fissazione del Reuccio aumentava di giorno in giorno, quasi gli avessero fatto una malia.

Allora il Re, per amore del figlio, spedì parecchi corrieri alla ricerca di quella ragazza. Colui che primo la trovava e la conduceva al palazzo reale,