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Alcuni giorni dopo si erano già impratichiti, e andavano per le vie, fermandosi davanti alle botteghe, davanti alle porte delle case. Cominciava Pane: Tiù, tiù, tiù, per attirare l’attenzione della gente; poi Cacio si metteva a cantare una strana canzonetta di sua invenzione:
— Buona gente, buona gente,
La canzone non val niente;
L’ha composta l’appetito.
E lo zufolo: — Tiù! tiù! tiù! tiù!
— Quando noi avrem finito,
Tocca a voi di fare il più.
E lo zufolo: — Tiù! tiù! tiù! tiù!
Le canzoni sono belle,
Ma son meglio le ciambelle, Noci, fichi, pere cotte...
E lo zufolo: — Tiù! tiù! tiù! tiù!
— Cose poche, cose molte,
Tocca a voi di fare il più!
E lo zufolo: — Tiù! tiù! tiù! tiù!