Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/411

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Pane e Cacio erano confusi per tanto onore; e appena si trovarono al cospetto del Re, della Regina, della Reginotta, delle due Principesse sue sorelle e di molti dignitari di Corte, si smarrirono talmente, che Pane non aveva fiato per soffiare nello zufolo e Cacio si sentiva stringere la gola da non potere cacciar fuori un filo di voce. Il Re, per rinfrancarli, domandò al bruno:

— Come ti chiami?

— Pane, Maestà!

Il Re si rabbuiò in viso e lo guardò con certi occhi!

— E tu? — domandò al biondo.

— Cacio, Maestà!

Il Re si rabbuiò ancora più in viso e lo guardò con certi occhi come se lo volesse divorare!

— Andate via! Via, fuori dai mio regno! Quanto più lontano potete. E guardatevi bene di capitarmi tra i piedi!

Nessuno sapeva spiegarsi quelle minacciose parole.

Pane e Cacio, atterriti, erano scoppiati in un gran pianto.