Pagina:Capuana - Eh! La vita.djvu/47

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Dovevano rivedersi dopo sette anni. E da parecchie notti tutti e due non chiudevano occhio, ossessionati dal ricordo della terribile scena che li aveva divisi: egli smaniante sul giaciglio del carcere che ora gli sembrava imbottito di spine; ella nella camera dove si era rifugiata, come una vedova, dopo di avere fin fatto sigillare e murare l’uscio della camera maritale, quasi non volesse lasciarsi mai vincere dalla tentazione di entrarvi.

Sette anni di carcere per lui, sette anni di austera solitudine per lei avevano ammortito, se non dissipato interamente, i sentimenti di odio e di sdegno da cui erano state travolte le loro giovani vite. E le esortazioni, i buoni uffici dei parenti e degli amici avevano finalmente ottenuto che il pentimento e il perdono iniziassero un’esistenza nuova per quelle due sventurate creature.