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il segreto di dora 55

persona, con gli occhi socchiusi, poi fece un cenno all’avvocato lo trasse in un angolo e gli parlò sottovoce.

— Sì, domani — egli rispose. — Stranezza di signora; non sono mai riuscito a spiegarmela. La sua giustificazione, suppongo.

Il viso di Loveni si oscurò, parve acquistare una durezza che l’assenza dei baffi e della barba rendeva più notevole.

— Ha bisogno di riposo; vada sùbito a letto — suggerì l’avvocato.

Abbattuta la muratura, e fatto osservare al marito che i sigilli erano intatti, Dora aveva aperto l’uscio ed era entrata nella stanza maritale per spalancare la finestra e far dissipare il tanfo di rinchiuso.

Gabriele rimaneva fuori torcendosi le mani, mordendosi le labbra davanti allo spettacolo di quella camera un po’ in disordine, con una seggiola ancora rovesciata, i cocci della boccetta e dei vasetti del lavamano sparsi sul tappeto, una tenda dell’uscio strappata e pendente a metà dall’asta che la reggeva. Tutto gli faceva rivivere il terri-