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bile momento in cui, perduta la testa alla vista di quell’uomo che, datogli uno spintone, tentava di scappare, lo aveva rincorso pel corridoio e per le scale, sparandogli dietro parecchi colpi di rivoltella, uno dei quali gli aveva fracassato il cranio, giù al portone, dove lo aveva raggiunto.

E di fuori, quasi un ostacolo gl’impedisse di entrare, egli guardava, con occhi stralunati, Dora che apriva le cassette interne di un armadio e ne traeva alcuni pacchetti di lettere, depositandoli sul letto là vicino, assieme con tre scatolini di pelle scura.

Balzò dentro con un salto, mise il paletto all’uscio e si precipitò su uno dei pacchi di lettere, sciogliendone il nastro con mani convulse.

— Senti — gli disse Dora. — Tu stai per apprendere un segreto che non ci appartiene e che noi dobbiamo conservare religiosamente. Giurami!... Io l’ho conservato a costo del mio onore.... Giurami!... Giura!

Egli non l’ascoltava; apriva febbrilmente quelle lettere, dava ad esse un’occhiata, fissava Dora un istante, e riprendeva a leggere, mandando fuori, di tratto in tratto, ringhi e ghigni sarcastici, gettando per aria i fogli quasi provasse un’amara de-