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trottolina 121

e dove passava attaccava il fuoco. In un attimo il palazzo fu in fiamme.

La trottola girava e Trottolina parlava:

— Buon giorno, Maestà! Buona notte, Maestà! —

Il Re le correva dietro, tentando di spegnere le fiamme:

— Fermati, Trottolina! —

Ma si bruciacchiava le mani inutilmente: Trottolina non si fermava; e sembrava lo canzonasse col suo:

— Buon giorno, Maestà! Buona notte, Maestà! —

Attorno al palazzo c’era una gran folla, accorsa per spegnere l’incendio. Chi attingeva acqua, chi portava le secchie, chi le vuotava; fatica sprecata: più acqua buttavano e più le fiamme prendevano forza; salivano fino al cielo. Dal gran fumo non ci si vedeva. E tutti piangevano il Re che doveva essere carbonizzato a quell’ora, insieme coi Ministri e le persone di corte.

Quando fu giorno, invece che si vide? Nel luogo del palazzo reale c’era un magnifico giardino, e più in là un altro palazzo reale, al cui confronto quello bruciato sarebbe parso una bicocca.