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coperto di guidaleschi qual era una volta. E raglia, raglia, raglia, quasi chiami il suo antico padrone.

Il Re si sovvenne delle parole del gessaio:

— Maestà, ci rivedremo da qui a un anno. —

Era giusto un anno da quel giorno. E il disastro della guerra gli era appunto cascato addosso per cagione del somaraccio!

Mandò a chiamare il gessaio.

— Perchè dicesti: Maestà, a rivederci da qui a un anno?

— Me l’aveva detto l’asino.

— Parla quell’asino?

— Parla; lo intendo io solo.

— Va’ a sentire che ti dice. —

Il gessaio scese in istalla, e l’asino subito:

— Aah! Aah! Aah! Aah! Aah!

— Maestà, dice... —

E si fermò.

— Di’ pure! ambasciatore non porta pena.

— Dice: Se il Re mi dà la Reginotta, gli faccio vincere la guerra.

— Proprio così?

— Proprio così. —

Il Re rimase perplesso. La Reginotta in isposa a un asino coi guidaleschi e la coda