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i due vecchietti 277

— Chi siete? Dove andate?

— Sono la Fortuna; vado pel mondo.

— Siete la Fortuna? Con quei cenci? Con quelle ciabatte?

— Per non farmi riconoscere. —

I due vecchietti si rallegrarono in cuor loro. La Fortuna prima di andar via gli avrebbe lasciato un bel regalo. E le fecero posto nel letto, in mezzo, perchè stesse meglio.

La mattina, prima dell’alba, la vecchina era in piedi:

— Non mi chiedete niente? —

Marito e moglie si consultarono, imbarazzati.

— Che chiedere? Ricchezze? Non se le sarebbero potute godere. Onori? Non sapevano che farne. Salute? Per vecchi, non stavano male. Che chiedere?

— La fanciullezza! — disse la moglie.

— Avremmo tutto con essa! — disse il marito.

— Nient’altro? — domandò la Fortuna.

— Nient’altro!

— Ecco qui. —

E porse una boccettina con poche stille d’acqua limpida dentro:

— Bevete e vedrete. —