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NOVELLE RUMENE 47


Nizza è stato consigliato dai suoi camerati e dal padre direttore di uscire a passeggio; ma ha preferito rimanere a scuola per imparare le lezioni trascurate a causa della febbre... Il superiore, naturalmente, è rapito di tanta assiduità.

Il pranzo è finito. Ora la scuola è di nuovo vuota. L’assiduo seminarista si dirige verso il cortile che sta in fondo... Ma se le finestre sono sempre chiuse! No, e prima di avere alzato gli occhi desiderosi vede giungere per aria una nuova pallottola che in un attimo gli cade ai piedi. Questa non è più attaccata con uno spillo; ma è legata con un nastrino rosso:

«Passa a mezzanotte... ti aspetto... vedrai quanto ti amo».

Nessun movimento è dietro le tende, nessuna visione! il giorno scorre lento... ma qualche volta c’è tanto piacere nell’ansia dell’attesa! E poi la notte! ma i seminaristi sono andati a letto così tardi!... Per fortuna, più tardi nessun impedimento sopraggiunge.

Salta il cancello senza far rumore e s’indirizza solo verso la meta. Una donna l’aspetta nell’ombra del corridoio! Egli si ferma soffocato. Ella gli sus-