Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/9

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Opo che gl’investigatori dell’antichità hanno rilevati, riandando sulle rovine del tempo, i più evidenti caratteri delle prische memorie, lo studio dell’erudizione è addivenuto un’arte arida e laboriosa, non rimanendo all’indagine degli studiosi, che i soggetti confusi nell’involuzion dell’istoria; e però esposti alla difficile prova delle congetture. L’Anfiteatro di Verona, detto volgarmente l’Arena, uno si è de’ misteriosi monumenti, non anche asseguito dalla sagacità degl’interpreti; il quale per difetto d’iscrizioni e di lapidi che assegnino più certa contezza della sua fondazione, conserva tuttora il secreto della sua origine. Superbo avanzo dell’antica magnificenza questo maestoso edifizio apparisce nella superstite parte così perfetto, e ammirabile, e con sì meraviglioso artifizio, e con tale intendimento costrutto, che viene concordemente supposto una sontuosa intrapresa della splendidezza Romana. Ma la notizia di questo fatto è rimasta offuscata talmente nella caligin dei secoli, o piuttosto a


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