Pagina:Carli - Noi arditi, 1919.djvu/50

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Il fianco sinistro della colonna che punta sul Col della Berretta — non essendo caduta nel tempo previsto q. 1486 — è seriamente minacciato dai nemici che affluiscono da Val della Salina e che cercano di aggirare i nostri.

Un grosso pattuglione viene mandato velocemente a rinforzare la sottile colonna che opera alla testata della valle da dove il nemico cerca di sboccare. La lotta divampa furiosa per un quarto d’ora, poi il nemico è anche là travolto e massacrato.

Le Fiamme procedono allora verso Col della Berretta. Casa Spallanzani e Cason delle Fratte sono raggiunti e diventano centri di combattimento furiosissimi. Le mitragliatrici battono tutto il terreno del combattimento. Le file delle Fiamme si assottigliano. L'ufficiale porta-stendardo cade gravemente ferito; ma la bandiera del IX non cessa di sventolare. La raccoglie un altro eroe che la porta come sfida di posta terribile dove c’è più gloria, dove il duello è più tragico.

I continui ritorni di nebbia consentono al nemico qualche infiltrazione e i nostri sono costretti a frazionarsi sempre più per fronteggiare gli attacchi che provengono ormai da tutte le parti.

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