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Pagina:Carlo Andreani, La Pieve di Dervio (1898).djvu/65

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che nel 1829 era infissa sulla vecchia e bassa casupola di proprietà Schenardi, stata ampliata e ridotta a cartiera, ed ora di proprietà del signor Carlo Signorelli.

Da lontani tempi al presente il suolo di Dervio si rialzò di oltre metri 1.50, causa le diverse alluvioni del fiume e l’innalzamento del lago, come lo provano alcuni avanzi di pavimento esistenti sotto l’odierno piano, nonchè dalle arcate di vecchia torre e mura al borgo.

A Como nel 1895 vennero fatti scandagli attorno alle colonne del Broletto di fianco al Duomo, che comprovarono un rialzamento del suolo di metri 1.70 avvenuto nello spazio di 680 anni, ossia dal 1215 data della fondazione1; altezza che non differisce molto da quella riconosciuta in Dervio.

Anni sono nelle magre invernali del lago si scorgevano sul fondo, più addentro del molo, delle massiccie mura, ed altre se ne trovarono nello scavo di pozzi.

Ben pochi documenti, registri ed antiche carte si conservano nell’Archivio comunale, causa un incendio che ne distrusse la massima parte, e delle sopravanzate molte andarono disperse per trascuratezza e peggio.

Nella Famiglia Venini conservavasi la Cronaca di Dervio ed alto Lario, tenuta dall’antichissima e distinta Famiglia Anganuzzi spentasi in Dervio circa il 1780. Quella importante Cronaca andò smarrita dopo il 1823.

Coll’ultimo censo entrato in vigore nel 1876 Dervio ha un territorio di Pert.m. 5819.30 coll’estimo di L. 23,667.90 delle quali sui terreni L. 7,219.54. Sugli abitanti sono imposte alcune tasse facoltative — focatico, bestiame, barche ed altre.

Cogli affitti di pascoli e boschi, tasse, e la sovrimposta sui terreni e sui fabbricati ha un reddito di L. 7,590 annuali, media del decennio. Il patrimonio comunale ascende a L. 30,997.

I prodotti sono: vino, fieno, legna, granoturco e boz-


  1. Don Santo MontiLa Cattedrale di Como.