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CENSURA DEL CASTELVETRO

sopra la canzone precedente

I

Il Petrarca non userebbe:

« Cede ».

« Ambo », parlando di due feminini, senza compagnia di sostantivo, come sarebbe «ambe le braccia».

« Simulacri ».

« Ancor essa ». È modo di parlar plebeo.

«Suo merto e tuo valore». È nuovo senza «per».

« Inviolata ».

«Tarpato ». Non è passato in iscritture, se non nelle sue.

« Propizia ».

« Illustri ». Usato in rima dal Petrarca.

« Gesti ».

« Inserte ».

« Amene ».

il « Venite all’ombra »,ecc. O le muse sono di schiatta pigmaica; o male si difenderanno dal sole, se non v’è altro albero che gigli.

in « Ai nostri idoli ». Senza consolazion di parole, è gran vanitá. Non cosí fece il Petrarca, che in mala parte disse: « Non fate idolo un nome vano ». E in buona parte, consolandolo:

« L’idolo mio scolpito in vivo lauro ». Ma, se non intende l’artificio del Petrarca, non ne posso altro.