Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/93

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a torno; perché voi siete da Modena, dove le maschere si fanno, e perché mi pare che voi vogliate essere il demogorgo delle maschere tutte. Ora imaginatevi prima che ’l carnovale e la poesia si siano fratello e sorella, e che tra loro in questo caso non sia differenza alcuna, se non che l’uno s’è dato alla carne e l’altra allo spirito: nel resto, tenete che si corrispondano in ogni cosa, che abbiano quasi i medesimi furori, le medesime licenze, e che facciano le medesime mascherate l’uno che l’altra. Sopra le quali mascherate avendo a cadere la nostra similitudine, per piú minutamente mostrarvela, bisogna che diciamo prima che cosi le persone come le cose, possono aver due volti, uno naturale, l’altro posticcio: il naturale, nelle persone si chiama «viso»; il posticcio «maschera». Nelle cose poi, il medesimo naturale si dice «propio»; il posticcio «metafora» o «traslazione». Or come sono assai piú le persone, che si voglion mascherare, che non sono le maschere; cosi molte piú sono le cose, che s’hanno a significare, che non sono le parole e i propii, che le significhino. Per questo s’è trovato primieramente per necessitá, che questi volti posticci si prestino e si scambino, e che gli uomini se ne servano in loco de’ naturali, e le cose in loco de’propii: dipoi, conoscendosi che, fuor della necessitá, le maschere dilettano a vederle, e le metafore a sentirle, si son fatte anco per vaghezza e per diletto, e talvolta per rappresentar meglio una persona ed una cosa, che non si farebbe col naturale e cól propio loro: e queste sono le principali cagioni, per le quali s’adoprano cosi le maschere, come le metafore. Diciamo ora che, si come quelle si frequentano piú e con maggior licenza si fanno di carnovale che negli altri tempi, cosi queste piú spesso e piú licenziosamente s’adoprano nella poesia che nell’altre composizioni. Diciamo ancora che, si come una maschera può servire per piú persone, e ognuno si può mascherare in piú modi; cosi medesimamente la metafora può servir per piú cose, ed una cosa sola si può significare con diverse metafore. Vi potrei con molti altri paralleli venir riscontrando questa similitudine dell’una con l’altra, circa gli accidenti loro: ma saria lunga cosa e anco impertinente in questo loco, perché l’intento mio non è di