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inquieti che spesso in (al età si veggono; perchè par che abbian non so che di più che gli altri giovani. Oltre a ciò quella maniera così riposata ha in sè una certa fierezza riguardevole, perchè par mossa non da ira ma da giudicio, e più presto governata dalla ragione che dallo appetito: e questa quasi sempre in tutti gli uomini di gran core si conosce; e medesimamente vedemola negli animali bruti, che hanno sopra gli altri nobilità e fortezza, come nello leone e nella aquila: nè ciò è fuor di ragione, perchè quel movimento impetuoso e subito, senza parole o altra dimostrazion di collera, che con tutta la forza unitamente in un tratto, quasi come scoppio di bombarda, erompe dalla quiete, che è il suo contrario, è molto più violento e furioso che quello che, crescendo per gradi, si riscalda a poco a poco. Però questi che, quando son per far qualche impresa, parlan tanto e saltano, nè posson star fermi, pare che in quelle tali cose si svampino; e, come ben dice il nostro messer Pietro Monte, fanno come i fanciulli, che andando di notte per paura cantano, quasi che con quel cantare da sè stessi si facciano animo. Così adunque come in un giovane la gioventù riposata e matura è molto laudevole, perchè par che la leggerezza, che è vizio peculiar di quella età, sia temperata e corretta, così in un vecchio è da estimare assai la vecchiezza verde e viva10, perchè pare che ’l vigor dell’animo sia tanto, che riscaldi e dia forza a quella debile e fredda età, e la mantenga in quello stato mediocre, che è la miglior parte della vita nostra.

XVII. Ma in somma, non bastaranno ancor tutte queste condizioni nel nostro Cortegiano per acquistar quella universal grazia de’ signori, cavalieri e donne, se non arà insieme una gentil e amabile maniera nel conversare cotidiano; e di. questo credo veramente che sia difficile dar regola alcuna, per le infinite e varie cose che occorrono nel conversare, essendo che tra tutti gli uomini del mondo non si trovano dui, che siano d’animo totalmente simili. Però chi ha da accommodarsi nel conversare con tanti, bisogna che si guidi col suo giudicio proprio, e, conoscendo le differenze dell’uno e dell’altro, ogni di muti stile e modo, secondo la natura di quelli con chi a conversar si mette. Nè io per me altre regole