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130 | il cortegiano |
largo il fiume. Così conosciutisi l’un l’altro, dopo alcuni cenni,
li Moscoviti cominciarono a parlar alto, e domandar il
prezzo che volevano dei loro zibellini, ma tanto era estremo
il freddo, che non erano intesi; perchè le parole, prima che
giungessero all’altra riva, dove era questo Lucchese e i suoi
interpreti, si gielavano in aria, e vi restavano ghiacciate e
prese di modo, che quei Poloni che sapeano il costume, presero
per partito di far un gran foco proprio al mezzo del
fiume, perchè, al lor parere, quello era il termine dove giungeva
la voce ancor calda prima che ella fosse dal ghiaccio
intercetta; ed ancora il fiume era tanto sodo, che ben poteva
sostenere il foco. Onde, fatto questo, le parole, che per spazio
d’un’ora erano state ghiacciate, cominciarono a liquefarsi
e discender giù mormorando, come la neve dai monti
il maggio; e così subito furono intese benissimo, benchè già
gli uomini di là fossero partiti: ma perchè a lui parve che
quelle parole dimandassero troppo gran prezzo per i zibellini,
non volle accettare il mercato, e così se ne ritornò
senza.
LVI. Risero allora tutti: e messer Bernardo, In vero, disse, quella ch’io voglio raccontarvi non è tanto sottile; pur è bella, ed è questa. Parlandosi pochi dì sono del paese o Mondo novamente trovato dai marinari portoghesi, e dei varii animali e d’altre cose che essi di colà in Portogallo riportano, quello amico del qual v’ho detto affermò, aver veduto una scimia di forma diversissima da quelle che noi siamo usati di vedere, la quale giocava a scacchi eccellentissimamente; e, tra l’altre volte, un dì essendo inanzi al re di Portogallo il gentiluom che portata l’avea, e giocando con lei a scacchi, la scimia fece alcuni tratti sottilissimi, di sorte che lo strinse molto; in ultimo gli diede scaccomatto: perchè il gentiluomo turbato, come soglion esser tutti quelli che perdono a quel gioco, prese in mano il re, che era assai grande, come usano i Portoghesi, e diede in su la testa alla scimia una grande scaccata; la qual subito saltò da banda, lamentandosi forte, e parea che domandasse ragione al re del torto che le era fatto. Il gentiluomo poi la reinvitò a giocare; essa avendo alquanto ricusato con cenni, pur si